Due i candidati che hanno sfidato il sindaco in carica per strappare via il timone della Città: l’on. Cristaldi,
che da almeno due anni era in piena campagna elettorale e l’avv. Vita Ippolito, che diviene la quadra di una
serie di oppositori della precedente amministrazione.
Quattro le liste a sostegno di Cristaldi, di cui 3 che riescono a superare lo sbarramento del 5%, che
recuperano 5.448 voti (21,23%) a fronte di un piccolo valore aggiunto data dalla autorevolezza dell’ex
sindaco che ottiene 5.879 preferenze (22,04%), fermandosi ad un +431, confermando le previsioni
attrattive ma ben al di sotto delle aspettative. Le “sue” liste, compreso “Cristaldi Sindaco” che beneficia di
un effetto trascinamento (1640 voti di lista / 2073 preferenze complessive = 0,79, superiore alla media),
raggiungono la soglia di sbarramento, a differenza della lista “Movimento Democratico”, sintesi del
tentativo, evidentemente non riuscito, di allargare il progetto futurista a sinistra ed ex grillini, che si ferma
al 3,34%.
Appare evidente che a mancare sia stata prima di tutto la spinta propulsiva delle liste, ove l’onorevole non
è riuscito ad aggregare in fase di costituzione della coalizione (i candidati fanno egregiamente il loro lavoro,
quasi tutti, confermando, molti, il loro consenso personale) e pagando forse il prezzo del “io non cerco
nessuno e non parlo con nessuno” o de “i partiti non mi interessano, facciano quello che vogliono”!. Si
chiude un’era, dicono i numeri.
Cinque, invece, le liste a sostegno dell’Avvocata Vita Ippolito, un’armata (così si definivano) composta dai
partiti di centro destra, DC, prima lista in città con 11,67%, Forza Italia, con il 9,68%, un tandem MPA/Forza
dei Fatti, a trazione Foggia che da solo, con le sue 939 preferenze (più votato in città) e la new entry
Bonsignore, con 518 preferenze, fanno quasi il 50% dell’intera lista, insieme alla lista “UDC/Energia
Popolare” che “contiene” i resti del PD Cittadino e che fa il peggior risultato in città (2,67%) e la lista civica
“Più Vita” di riferimento della sindaca che per un soffio, con il 5,06% – per soli 15 voti – raggiunge lo
sbarramento.
In totale, la coalizione recupera il 37,58%, (9643 voti) mentre la candidata Sindaca si ferma al 31,28% (8.345
voti) che significa -1.298, scenario ampiamente previsto in città e forse anche migliore delle aspettative
visto il ritardo nell’inizio della campagna elettorale e l’essere “sconosciuta” stritolata tra la notorietà dei
due avversari; anche in questo caso, a giudicare dai pronostici, le liste della coalizione scendono parecchio
sotto le aspettative. Visto il segno negativo del numero, la candidata subisce un “voto disgiunto” di oltre
1500 voti!
Il nuovo Consiglio Comunale appare profondamente rinnovato: solo 11 consiglieri della scorsa consiliatura
vengono riconfermati, cui si aggiungono i due ex assessori Di liberti ed Abbagnato, entrambi eletti, e due
figure non alla prima esperienza (Caruso e Foggia), aprendo le porte a ben 8 Consiglieri alla primissima
esperienza politica, segno che la città non ha “perdonato” il modo di intendere il ruolo istituzionale nello
scorso mandato di molti ex consiglieri.
In consiglio sederanno 9 donne e 15 uomini, di cui 7 elette fra le liste della coalizione che ha sostenuto il
sindaco Salvatore Quinci, e, di queste, 3 elette nella sola lista del “Salvatore Quinci Sindaco”!
Ogni tornata elettorale riserva sorprese, positive o negative che siano, o conferme. Alcuni hanno
dimostrato ancora una volta di avere un solido consenso elettorale personale, altri che invece hanno
esaurito il loro ciclo cui i loro elettori chiedono (non votandoli) di fare un passo “diverso”. Da soli, i RAS del
voto, di certo non bastano più: una nuova classe dirigente non può che nascere in squadra, attorno ad un
progetto “per” e non “contro”, capace di superare questioni personali e senza mai dimenticare di chiedersi
“cosa è più giusto per la Città?” oltre i propri, legittimi, interessi.
A tutti auguriamo “buon lavoro”. Alla fine, per i cittadini, resta l’unica cosa che conta.
Giacomo D’Annibale