Il mondo non deve dimenticare gli orrori del nazi-fascismo. Tantomeno si deve allentare l’attenzione quando in Occidente crescono le pulsioni negazioniste e crescono partiti e movimenti che si ispirano apertamente a idee politiche che si speravano seppellite dalla vergogna della Shoah.
La cerimonia di oggi ad Auschwitz segna l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista. Saranno presenti numerosi leader internazionali, tra cui il presidente italiano Sergio Mattarella, che torna ad Auschwitz dopo aver partecipato nel 2023 alla “Marcia dei vivi”. Tra gli altri, saranno presenti i reali di diversi paesi europei e i presidenti di Francia, Germania e Austria. L’evento, tuttavia, vedrà l’assenza della delegazione russa, i liberatori del campo, e del premier israeliano Netanyahu.
Mattarella ha sempre sottolineato l’importanza di mantenere vivo il ricordo dell’orrore di Auschwitz, in particolare ora che i testimoni diretti della tragedia sono pochi. Per questo motivo, ha deciso di essere presente alla cerimonia di Auschwitz, spostando al giorno successivo il tradizionale evento al Quirinale per il “Giorno della Memoria”. Durante la sua visita, il presidente ha richiamato l’attenzione sulla complicità dei regimi fascisti e sull’attualità di fenomeni come l’antisemitismo e l’indifferenza, che richiedono un impegno collettivo.
Anche Papa Francesco ha ribadito l’importanza di non dimenticare l’orrore dello sterminio e ha rinnovato l’appello per combattere l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione religiosa.