Cateno De Luca rimescola ancora una volta le carte della politica siciliana, scegliendo un nuovo percorso che lo avvicina al centrodestra, pur dichiarandosi ancora all’opposizione. Durante un evento a Palermo, davanti a oltre 1.200 sostenitori di Sud chiama Nord, ha annunciato la sua intenzione di “fare tirocinio” a Palazzo d’Orleans sotto la guida del governatore Renato Schifani. Un’affermazione che fino a pochi mesi fa sarebbe sembrata impensabile, considerando i duri attacchi rivolti allo stesso presidente della Regione.
“Mi sono reso conto di avere ancora molto da imparare nell’arte della politica”, ha ammesso De Luca, spiegando di essere rimasto colpito positivamente da Schifani dopo un incontro avvenuto il 30 ottobre. Se da un lato ne riconosce “la grande storia politica e i rapporti istituzionali”, dall’altro sottolinea che al governatore manca un contatto diretto con il territorio, elemento che invece considera essenziale per un’efficace azione di governo.
Il suo intervento, durato quasi due ore, è stato un vero e proprio show, tra proverbi dialettali e citazioni bibliche, culminato con un gesto simbolico: si è tolto la cravatta con il logo di Sud chiama Nord e ha annunciato le sue dimissioni da segretario del movimento, affidandone la guida a Laura Castelli e Danilo Lo Giudice. “Vediamo se siete in grado di correre alla mia velocità”, ha sfidato i suoi fedelissimi, chiarendo di volersi dedicare a un nuovo progetto politico, “Ti amo Sicilia”, che sarà presentato ufficialmente il 18 marzo.
La svolta di De Luca segna anche il distacco definitivo dal centrosinistra. In sala erano presenti alcuni esponenti del centrodestra, tra cui Marcello Caruso (Forza Italia), Giorgio Assenza (Fratelli d’Italia) e Nino Germanà (Lega), che lo hanno invitato apertamente a unirsi alla maggioranza. L’unico rappresentante dell’opposizione era Nuccio Di Paola (M5S), che ha rivolto un’accusa diretta a De Luca prima di lasciare l’evento: “Se alla Sicilia mancano tante cose è per colpa di quei governi che oggi inizi ad adulare”.
Nonostante le dichiarazioni di indipendenza, il percorso tracciato appare chiaro: De Luca si smarca dall’opposizione sterile per posizionarsi in una dinamica più vicina alla coalizione di governo, pur senza dichiarare apertamente un’adesione al centrodestra. “Noi siamo fatti per governare, non per fare eterna opposizione”, ha ribadito, lasciando intendere che la sua evoluzione politica è ancora in corso e che il suo obiettivo resta quello di essere protagonista nelle prossime sfide per la guida della Sicilia.
Roberto Rubino