Continua il caos in provincia di Trapani in merito alla vicenda del ritardo sulla consegna ai pazienti degli esami istologici arrivati a volte anche dopo 8-9 mesi. Le questioni cardine dell’argomento che da più di un mese hanno scatenato il terremoto nella sanità provinciale e regionale però sono solamente due ovvero capire di chi sono le responsabilità e capire dove sta il problema e risolverlo affinchè possa non accadere più un episodio simile. Qualcuno negli ambienti politci non sta capendo che si sta giocando con la vita delle persone e quantomeno sulla sanità la politica dovrebbe smettere di farla e affrontare i problemi con lucidità. Era proprio questo salto di maturità che tutti i cittadini si aspettavano sulla vicenda trapanese e invece ancora una volta la politica quella becera, quella manovratrice, quella atta a distruggere qualcuno e a non prendersi le responsabilità ha avuto la meglio.
Ed ecco che, dopo l’ispezione regionale all’ASP di Trapani, ad accertare la verità oggettiva su questa storia ci sta pensando il Ministero della Salute che ha inviato degli ispettori, andati via già lo scorso 19 marzo, che hanno raccolto tutte le informazioni relative allo scandalo. La relazione e quindi la verità sulla storia uscirà fuori fra qualche giorno, probabilmente entro la fine della prossima settimana ma qualcuno già da ieri ed in queste ore sta cercando di compiere delle azioni significative, con sfondo politico, sull’ASP per esempio cercando di convincere il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani a voler revocare l’incarico di Direttore Generale al dott. Ferdinando Croce che ricopre il ruolo apicale dell’azienda. E allora nascono spontanei alcuni interrogativi che vogliamo sottoporvi: ma perchè rimuovere Croce tra oggi e lunedì quando fra qualche giorno verra fuori la verità e si scoprirà chi ha commesso realmente degli errori e poi si potranno prendere provvedimenti? ma non è che la politica sta pensando a trovare un capro espiatorio su cui gettare tutto il peso della vicenda piuttosto che pensare a trovare la verità e la risoluzione del problema? Ma non è che per caso qualche ambiente politico vorrebbe proteggere qualcuno che magari avrebbe delle responsabilità su quanto accaduto?
Anche perchè dalla relazione in 15 punti che il DG Ferdinando Croce ha consegnato agli ispettori emerge che, con una PEC ufficiale del 18 luglio 2024, Croce dopo il suo insediamento aveva avvisato l’assessorato regionale allora diretto da Giovanna Volo e alla Pianificazione strategica da Salvatore Iacolino sull’emergenza in atto proponendo anche alcune soluzioni ma l’assessorato non gli diede mai una risposta.
Tra l’altro mentre la politica sta pensando a chi dare la colpa non si sta occupando, per esempio, di risolvere il problema perchè oggi i referti sono stati smaltiti grazie ad un piano emergenziale messo su dalla Regione, ma domani il problema, non risolvendolo, si ripresenterà.
Fatto sta che in questo tritacarne mediatico a suon di comunicati stampa e interviste quello che emerge è ancora una volta e con tristezza, che anche su una storia così grave, la politica pensa solo a se stessa.
Roberto Marrone