Depositate le liste per le elezioni “provinciali” per il Libero Consorzio di Trapani, le forze politiche cominciano ad entrare nel vivo di una campagna elettorale anomala che, a memoria, mai è stata condotta. A votare, infatti, saranno soltanto i sindaci ed i consiglieri comunali in carica nei venticinque comuni della provincia, circa 380 elettori. Mentre piovono comunicati stampa, anatemi e conteggi sul fil di lana, tra rese di conti interne ai partiti, rassicurazioni, tentativi di sabotaggi e sospetti tradimenti in un territorio dove ogni singola realtà comunale è frutto di situazioni ed accordi diversi e spesso diametralmente opposti, mentre ognuno prova a mettere cappelli sulle coalizioni e sulle candidature per conquistare, o confermare, lo scettro di capo incontrastato della provincia, i cittadini assistono, in un misto tra curiosità e sconforto, ad un evento cui non sono nemmeno invitati.
Se, da un lato Giovanni Lentini, neo sindaco di Castelvetrano, sostenuto dalla coalizione di centro destra sotto la sapiente guida dell’on. Mimmo Turano cerca di infondere sicurezza ed autorevolezza, dall’altro sembrano emergere spaccature e ferite mai davvero guarite all’interno dei vari partiti che lasciano intravedere uno scenario tutt’altro che sereno, costringendo gli alti vertici a comunicati stampa abbastanza duri. “…Il partito non esiterà ad espellere chi disattenderà le direttive. Questo principio varrà in tutte le province” – Dichiarano dalla DC Cuffaro, Cirillo e Scala, proprio sul caso Trapani.
“Auspichiamo che tutte le forze politiche dimostrino unità di intenti, anche nelle diversità e specificità territoriali” – Dichiara il Segretario Regionale Caruso di Forza Italia, conscio delle divisioni e delle possibili conseguenze sui vari assetti locali.
Sul fronte opposto, invece, guidato da Salvatore Quinci, rieletto sindaco di Mazara del Vallo, che ha coagulato attorno a se forze di diversa estrazione, da destra a sinistra, si affanna a mantenere l’identità civica in nome del buon governo, mentre ogni “endorsement” si trasforma in un tentativo di acquisire visibilità e paternità politica dell’iniziativa, approfittando, da un lato e dall’altro, per crepare l’alleanza di governo cittadina che vede FDI al governo della città, magari per indebolirne la forza provinciale.
“Il Psi ha comunque partecipato a questa fase, contribuendo, soprattutto a Trapani e Ragusa, a mettere in campo alleanze del centrosinistra, allargate a forze civiche, costituendo di fatto un esperimento siciliano di un campo largo che politicamente possa costituire un’alternativa al centrodestra in vista delle regionali del 2027” – Dichiara Nino Oddo, che torna a punzecchiare il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, accusandolo di ambiguità politica e di tradimenti silenziosi, a dimostrazione che anche su questo fronte nulla è dato per scontato.
In questo scenario che è una vera e propria lotta fra poteri consolidati ed emergenti, fra strategia politica e opportunismi personali che i cittadini ascoltano sui media senza poter nemmeno dire la propria, potrebbe interessare qualcosa di più concreto, sfide ed azioni che impattano sulla vita dei cittadini e che il prossimo Presidente del Libero Consorzio potrà e dovrà affrontare.
C’è una questione SANITÀ che va affrontata oltre campanilismi territoriali o interessi di partito. Una rete sanitaria che non funziona più mettendo ogni giorno a rischio la vita di migliaia di cittadini e che ha invece bisogno di essere sarcita! L’ASP di Trapani, dopo il più grande scandalo sanitario degli ultimi decenni è senza una guida forte e legittimata. Servirà urgentemente una governance in grado di guardare alla salute dei cittadini prima che agli interessi del singolo presidio o di una maggioranza di governo. Da anni, ad esempio, non vengono nominati primari di reparti vitali per l’offerta sanitaria, come quelli di Chirurgia, ma solo “facenti funzione” forse più semplici da far “girare” a scapito della qualità dei servizi. Una questione che interessa in egual misura tutto il territorio trapanese e che potrebbe essere meglio monitorata da un Presidente del Libero Consorzio.
C’è una emergenza idrica alle porte, un dramma per agricoltori ed allevatori ma anche per cittadini e strutture ricettive per le forniture di acqua potabile. Con comuni che rischiano di erogare acqua ogni 20 o 30 giorni. Serve una visione complessiva del territorio provinciale per affrontarla, coordinando interventi emergenziali ed una rete di approvvigionamento alternativa anche perché, avendo svuotato gli invasi, ci vorranno anni prima di ripristinare i livelli… se pioverà!
In intere porzioni della provincia, i comuni sono collegati esclusivamente da strade provinciali che in molte parti presentano pericoli e disagi figli di una amministrazione lenta e slegata dai territori, che rallentano le attività produttive e rappresentano pericoli gravi per tanti cittadini ed a queste infrastrutture viarie va data una determinata priorità di intervento.
Grazie ai fondi PNRR ed al lavoro dei funzionari e dirigenti provinciali, su molti istituti di istruzione secondaria, che sono di competenza provinciale, stanno partendo o sono in corso interventi di riqualificazione. Ci sono istituti anche autorevoli che hanno perso in questi anni una sede adeguata e prestigiosa, nonché funzionale a cui bisogna dare risposta in tempi brevi mettendo in piedi un programma mirato ed efficace.
Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea non è una questione “locale” perché coinvolge tutta la provincia che, con una guida, può contribuire affinché questo evento diventi risorsa ed opportunità per tutto il territorio.
C’è l’Aeroporto di Birgi, per fortuna guidato con successo dal presidente Ombra, che per la maggior parte della provincia è l’infrastruttura primaria di collegamento (certo, magari Alcamo o Castellammare del Golfo vedono Punta Raisi come aeroporto più vicino, ma così non è certamente per Mazara del Vallo, Marsala, Trapani, Erice o la Valle del Belice). Le vie di collegamento ferroviario e la nuova stazione aeroportuale in realizzazione dovranno essere potenziate e rese efficienti per dare una svolta alla mobilità provinciale sull’asse Castelvetrano – Trapani e Trapani – Palermo Via Milo, in modo da rendere connessi anche i due aeroporti che non saranno antagonisti bensì parte di un sistema ampio di trasporto.
Sono solo alcuni spunti di riflessione, che dovrebbero essere certamente attenzionati dai candidati alla Presidenza e dalle forze politiche in gara e forse, più che “chi tradisce chi” o chi regnerà in provincia, in attesa delle elezioni “vere” di primo livello con parola data ai cittadini, interesserebbe sapere di più su problemi e soluzioni che urlano aiuto.
Giacomo D’Annibale