Arruolatosi nell’Arma nel 1984 quale Carabiniere Ausiliario, presta servizio alla Stazione Carabinieri di Roma – Gianicolense e, dopo la frequenza del corso sottufficiali, nel 1987 viene destinato alla Stazione Carabinieri di Trapani.
L’allora Maresciallo Cito si fa subito notare per lo spirito di servizio e le sue capacità investigative. Dal 1989 al 1994 presta servizio presso il R.O.S. di Palermo e, successivamente, presso la Sezione Di P.G. della Procura della Repubblica di Trapani. Nel 2001 il Mar. Cito veniva trasferito al Reparto Operativo di Trapani dove prosegue ininterrottamente la sua carriera anche quale Ufficiale, con un ruolo di primissimo piano nelle più importanti indagini contro la criminalità organizzata nella Provincia di Trapani, tra le quali spiccano l’operazione Campus Belli del 2011 contro la famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, l’operazione Scrigno del 2019, contro le famiglie mafiose di Paceco, Trapani e Marsala e l’operazione Cutrara del 2020, contro la famiglia mafiosa di Castellamare del Golfo.
Il suo prezioso apporto è stato fondamentale anche nella risoluzione di omicidi, di mafia e di criminalità comune, perpetrati nella provincia di Trapani fra gli anni ’80 e 2000; nelle attività investigative che poi hanno portato alla cattura dell’ex latitante Matteo Messina Denaro, nonché nelle indagini patrimoniali finalizzate al sequestro e alla confisca dei beni.
Al Maggiore Cito sono stati attribuiti numerosi encomi per la meritoria attività di servizio svolta, è stato insignito anche della medaglia di merito lungo comando, della croce d’oro per l’anzianità di servizio nell’Arma dei Carabinieri e della Medaglia Mauriziana.
L’ufficiale si è distinto anche in una missione di pace in Kosovo (per la quale è stato insignito di croce commemorativa) e in Francia presso la Scuola della Gendarmeria Francese (ricevendo la medaglia di bronzo rilasciata dal Ministero della Difesa francese). È stato inoltre insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.