Tre minorenni – originari della Tunisia, del Marocco e della Costa d’Avorio – sono riusciti a fuggire dal carcere Malaspina di Palermo, eludendo i controlli di sicurezza e riconquistando, seppur temporaneamente, la libertà.
Due dei tre ragazzi evasi sono stati arrestati poco dopo la fuga, al termine di un’intensa operazione di ricerca, che ha coinvolto numerosi agenti della polizia di Stato, della polizia penitenziaria, dei carabinieri e della polizia municipale. L’ultimo è stato catturato in serata in corso Tukory.
Donato Capace, segretario generale del Sappe, è intervenuto sull’accaduto: “Adesso il Sappe dice basta veramente ed è pronto a manifestare in tutta la regione, attuando tutte le legittime forme di protesta”. Continua poi “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità del personale di Polizia Penitenziaria che lavora nelle carceri dell’isola”.
Uno dei tre giovani evasi dal carcere Malaspina di Palermo, appena rientrato in cella, ha dato fuoco a ciò che aveva a disposizione e, in segno di protesta, ha cominciato a urlare contro gli agenti della polizia penitenziaria, lanciando le suppellettili e procurandosi ferite sul corpo con oggetti taglienti.