Nel pomeriggio di oggi, i ragazzi della Consulta dei Giovani di Mazara, con il supporto dell’assessore alle Politiche Giovanili Gianfranco Casale, si sono resi protagonisti di un’azione dal forte valore simbolico e civico: l’eliminazione di scritte e simboli inneggianti al fascismo e al nazismo dai muri della città.
Tutto è nato da una segnalazione partita proprio dai coordinatori della Consulta, che avevano notato una svastica tracciata su un muro. Da lì, la richiesta all’assessore Casale di intervenire. La risposta non si è fatta attendere: non solo è stata accolta la proposta, ma l’iniziativa è stata rilanciata su più larga scala, trasformandola in un’azione condivisa, capillare e dal chiaro significato sociale.
«Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e, armati di acquaragia e buona volontà, ci siamo messi in marcia», ha dichiarato l’assessore Casale. «Abbiamo personalmente rimosso svastiche, croci celtiche e altre scritte offensive in vari punti della città: dal centro storico fino al parco urbano Setti Carraro. È stato un gesto simbolico, ma anche profondamente concreto, in vista dell’80° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo».
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dai giovani della Consulta, che hanno preso parte attivamente all’operazione. Per molti di loro si è trattato non solo di un’azione di pulizia urbana, ma di un’affermazione forte contro l’odio e l’intolleranza, in nome della memoria storica e dei valori democratici.
Un’azione che, pur nella sua semplicità, assume un significato potente: quello di una generazione che non resta a guardare, ma sceglie di agire, riaffermando con decisione i valori della libertà, dell’antifascismo, della convivenza civile e della memoria storica.