Il 2025 appena iniziato sarà l’anno in cui entreranno in vigore i nuovi obiettivi europei per la gestione dei rifiuti, che pochi conoscono ma che costituiscono una vera rivoluzione e una sfida enorme. Si passa, infatti, da un obiettivo relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti ad uno relativo al riutilizzo e riciclo dei materiali derivanti dalla raccolta differenziata.
In pratica non basta più fare la raccolta differenziata di almeno un tot di spazzatura: bisogna anche trattare e rimettere in circolo i materiali raccolti a norma di legge. Il target previsto dall’Unione Europea per il 2025 è del 55% di materiali riutilizzati o riciclati e, senza grossi timori di smentita, possiamo già dire che la Sicilia fallirà questo obiettivo.
I dati ISPRA relativi a tutta Italia, aggiornati al 2023, ci dicono infatti che nello stivale (isole comprese) viene effettivamente avviato al riciclo o riuso poco più del 50% dei materiali provenienti dalla raccolta dei rifiuti. Non sono disponibili i dati regionali, ma è chiaro che la Sicilia è sotto questa quota, visto che è già sotto la media nazionale di raccolta differenziata.In Sicilia, d’altronde, la politica regionale continua a ragionare con la vecchia logica della percentuale di raccolta differenziata, ormai superata dalla normativa più recente, e questo negli anni ha creato una situazione incoerente e per certi versi paradossale.