L’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’articolato di un disegno di legge-voto, proposta dal deputato M5s Carlo Gilistro, per tutelare bambini e adolescenti contro l’uso eccessivo di videogiochi, smartphone e tablet e prevenire disturbi psico-fisici.
È previsto il divieto dei dispositivi fino a 5 anni, l’utilizzo limitato dai 6 anni in su. Un emendamento del vice capogruppo del Pd Mario Giambona ha esteso lo stop nelle scuole medie e superiori durante le ore didattiche.
Come si legge nella relazione introduttiva alla legge-voto: “La nomofobia, conosciuta anche come sindrome da disconnessione, sta ad indicare la cosiddetta dipendenza da smartphone, che colpisce un’ampia fetta di popolazione mondiale, di età differente, con sintomi fisici ed emotivi: ansia, perdita della concentrazione riduzione della capacità di apprendimento, ritardi nello sviluppo del linguaggio, disturbi del sonno, alterazioni dell’umore sino ad episodi di aggressività ingiustificata, minori relazioni sociali con i coetanei. Questi sono solo alcuni degli effetti provocati sullo sviluppo psichico del bambino, a cui poi si aggiungono i problemi fisici di salute primi tra tutti i problemi posturali legati all’eccessivo utilizzo di tali dispositivi nonché tremori, tachicardia, paura”.
Nel rispetto dell’autonomia scolastica, gli istituti possono prevedere eccezioni all’utilizzo dei telefoni mobili e altri dispositivi di comunicazione legati a finalità didattiche e pedagogiche o ad esigenze indifferibili degli alunni.