La situazione sanitaria in provincia di Trapani è giunta a un punto di rottura. Si scopre che l’Azienda Sanitaria Provinciale non aveva mai comunicato all’assessorato alla Salute regionale i gravi ritardi relativi agli esami istologici, una problematica che è emersa in modo eclatante dopo la denuncia della professoressa Maria Cristina Gallo, che ha dovuto attendere ben 8 mesi per ricevere i risultati di un esame istologico.
Il governatore Renato Schifani ha convocato martedì scorso un vertice con il direttore generale dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce, il quale, pur rimanendo in carica, è stato di fatto commissariato dato che la Regione ha deciso di affiancare il proprio assessorato alla Salute ai vertici dell’ASP per affrontare la grave emergenza.
I numeri degli esami ancora in attesa di essere refertati che sono stati comunicati inizialmente non corrispondono alla realtà, infatti una ispezione regionale ha aggiornato il numero dell’emergenza a più di 3.300: 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025 ancora in attesa di refertazione.
E ad aggravare la situazione arrivano anche le segnalazioni dei cittadini. Alcune di queste, raccolti dal capogruppo alla Camera di Italia Viva, Davide Faraone, aprono un nuovo capitolo di questa vicenda: «Stanno purtroppo emergendo episodi inquietanti di pezzi istologici letteralmente smarriti nel trasporto da Castelvetrano a Trapani. In questi casi i pazienti non avranno i risultati in ritardo di otto mesi come capitato alla signora Maria Cristina Gallo, ma non avranno mai alcun esito».
Nel tentativo di risolvere la crisi, la Regione Siciliana ha annunciato un piano straordinario per ridurre i tempi di attesa per i referti istologici. Durante un incontro a Palazzo d’Orleans, è stato deciso che le strutture sanitarie siciliane, tra cui quelle di Palermo, Catania, Caltanissetta e Trapani, collaboreranno per smaltire l’arretrato.
Roberto Rubino
Vergogna dovrebbero cadere alcune teste ,non è possibile avallare tutto questo ci sono delle colpe gravi ,delle mancanze gravi ,di è giocato con la vita delle persone ,chi di dovere e sapeva doveva comunicare le problematiche ,spero che non diventi una bolla di sapone è vadano delle teste a qualsiasi livello ,si esigono fatti e risposte che devono essere date agli utenti e ai cittadini la politica deve intervenire secondo me insieme separatamente alla magistratura ,non si possono mettere persone nei posti sbagliati.