Un pareggio che lascia l’amaro in bocca per il Palermo, protagonista di una delle migliori prestazioni stagionali ma incapace di concretizzare il dominio territoriale contro una Sampdoria arroccata in difesa dopo l’espulsione di Akinsanmir. La sfida del “Ferarris” termina 1-1, con i rosanero che pagano a caro prezzo un avvio shock ma reagiscono con carattere e qualità.
Avvio da incubo: il regalo di Audero e il gol di Coda
Neanche il tempo di sistemarsi in campo e il Palermo si trova già sotto di un gol. Un errore clamoroso di Audero, che sbaglia completamente il rinvio regalando di fatto la sfera a Coda, permette all’attaccante doriano di insaccare con facilità. Un avvio da incubo che avrebbe potuto mettere in ginocchio i siciliani.
Ma la squadra di Dionisi non si disunisce, anzi. Dopo l’errore iniziale, i rosa prendono in mano il pallino del gioco e iniziano a costruire azioni avvolgenti, costringendo la Samp nella propria metà campo. I blucerchiati non stanno a guardare e cercano di colpire in ripartenza, rendendosi pericolosi in un paio di occasioni. Tuttavia, è il Palermo a trovare il meritato pareggio al 40’, grazie a un colpo di testa preciso di Pohjampalo, che firma il suo quarto gol consecutivo in quattro partite, confermandosi uomo chiave dell’attacco rosanero.
Secondo tempo di assedio rosanero, ma manca il colpo del KO
La ripresa segue lo stesso copione della prima frazione, con il Palermo che continua a pressare alto e la Samp costretta a difendersi. Al 60′ un episodio chiave cambia il volto della partita: Akinsanmir, appena entrato in campo al posto di Oudin, commette un fallo da ultimo uomo su Di Francesco, lanciato a rete, e viene espulso.
Con la Sampdoria in inferiorità numerica, il Palermo aumenta ulteriormente il forcing e prova in tutti i modi a sfondare il muro blucerchiato che si chiude a riccio. Nonostante l’assedio, però, il gol vittoria non arriva. La squadra di Dionisi manca di lucidità negli ultimi metri e spreca alcune buone occasioni, vedendo così sfumare la possibilità di conquistare tre punti che, per quanto visto in campo, sarebbero stati meritati.
Un punto che sta stretto, ma prestazione incoraggiante
Il fischio finale sancisce un pareggio che lascia un retrogusto amaro al Palermo. Per quanto visto in campo, i rosa avrebbero meritato la vittoria, ma la mancanza di concretezza sotto porta ha fatto la differenza. Tuttavia, la prestazione rimane estremamente positiva: la squadra ha reagito con maturità al gol subito, ha mantenuto alta l’intensità per tutti i 90 minuti e ha mostrato ottime trame offensive.
Adesso testa al big match di venerdì prossimo, al Barbera alle 20.30, contro la Cremonese.
Roberto Rubino