Sono ben 160 i tumori non diagnosticati tempestivamente su oltre 3.000 esami istologici che erano sono rimasti non elaborati per mesi, causando il panico tra le famiglie coinvolte. E dalla relazione degli ispettori emerge un altro dato clamoroso che aggiunge altra rabbia e sconforto: la causa del ritardo non è la mancanza di medici, ma il sottoimpiego dei professionisti: i tre anatomopatologi in servizio, infatti, hanno effettuato solo un numero limitato di diagnosi, molto inferiore alla media nazionale di 2.500 l’anno per medico, mentre a Trapani i tre medici in servizio ne hanno eseguite fra 500 e 1.700 A sollevare la questione sono state ispezioni regionali e ministeriali, che hanno portato alla luce una gestione carente, con una grave sottovalutazione dei carichi di lavoro. Adesso c’è in atto una drammatica corsa contro il tempo per recuperare il tempo perso, soprattutto per chi sta ricevendo in queste ore il nefasto esito dell’esame e per poter iniziare le terapie specifiche al più presto.
Da questa sconfortante vicenda vengono fuori incredibili errori, omissioni e sottovalutazioni come specificato in un punto della relazione degli ispettori dove testualmente si legge: “Sono emerse criticità gestionali, di verifica e controllo, divenute particolarmente gravi e discendenti dalla sottovalutazione della problematica.”.
Qualcuno dovrà rispondere di questo scempio.
Roberto Rubino