Si allarga la frattura tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Sud chiama Nord, sancendo la fine di ogni ipotesi di coalizione alternativa al centrodestra. Il punto di rottura si è consumato all’Assemblea Regionale Siciliana durante la discussione del disegno di legge sui trasporti, che introduce nuove norme per il servizio di noleggio con conducente e il trasporto pubblico locale.
Lo scontro si è acceso attorno a un sub-emendamento presentato dai deputati di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, che ha trovato l’opposizione netta del Pd e del M5S. I deputati Antonello Cracolici (Pd) e Nuccio Di Paola (M5S) hanno guidato il fronte del “no”, dando vita a un acceso confronto in Aula, che ha messo in evidenza il mutamento degli equilibri all’interno dell’opposizione.
La contrapposizione si è conclusa con la richiesta di voto segreto avanzata da Pd e M5S, che ha sancito la bocciatura della proposta di Sud chiama Nord: 26 i voti contrari, 15 i favorevoli. Da segnalare anche l’astensione di dieci deputati della maggioranza, nonostante il via libera condizionato del governo al sub-emendamento.
L’episodio conferma la progressiva emarginazione di Sud chiama Nord dallo schieramento delle opposizioni, decretando, di fatto, il tramonto di un’alleanza mai nata nei fatti.
Roberto Rubino