Un’indagine del Centro per la sicurezza cibernetica della Sicilia occidentale ha portato alla scoperta di migliaia di file pedopornografici su pc e dispositivi mobili di indagati tra i 20 e gli 80 anni, residenti a Palermo, Terrasini e Carini. Gli scambi avvenivano nel dark web. Dopo otto perquisizioni, sono stati arrestati cinque soggetti e denunciati altri tre, tutti coinvolti in un giro di materiale pedopornografico. Tra i contenuti sequestrati, vi erano immagini di bambini di età anche inferiore ai due anni.
Gli indagati, che operavano senza legami tra loro, erano coinvolti in un sistema di scambio di file pedopornografici. Le indagini, condotte a livello informatico, stanno ora cercando di ricostruire la rete di contatti degli accusati e identificare le vittime, per garantire giustizia e supporto psicologico. L’operazione ha anche rivelato che molti dei bambini sfruttati potrebbero essere stranieri, rendendo l’inchiesta ancora più complessa.