Una serata sicuramente non adatta per i deboli di cuore. In un PalaShark infuocato, la Trapani Shark batte l’Umana Reyer Venezia con il punteggio di 110-100 al termine di una battaglia intensa, chiusa soltanto dopo un overtime emozionante.
La gara non inizia sotto i migliori auspici per la formazione granata: Venezia parte fortissimo, aggredisce la partita con energia e precisione chirurgica, mettendo subito in difficoltà i padroni di casa. Il primo quarto è un monologo orogranata, con Trapani che fatica a trovare ritmo e fluidità offensiva.
Ma è nel secondo periodo che gli Shark cominciano a scuotersi. Sotto la guida esperta di Repesa, la Trapani Shark alza l’intensità difensiva e inizia finalmente a macinare gioco. L’attacco si sblocca grazie alla scossa data da J.D. Notae e, spinta dal calore del pubblico, la squadra riesce a rientrare pienamente in partita, chiudendo all’intervallo lungo sotto soltanto di due lunghezze.
Al rientro dagli spogliatoi, la musica cambia definitivamente. Trapani prende in mano le redini del match, mostrando carattere, talento e organizzazione. La partita si fa punto a punto, con continui capovolgimenti di fronte, ma sono i granata a dare l’impressione di avere qualcosa in più.
Nel finale, quando tutto sembra indirizzarsi verso la vittoria dei siciliani, arriva la doccia fredda: Wiltjer pesca il jolly con una clamorosa tripla da metà campo sulla sirena, gelando il palazzetto e forzando l’overtime sul punteggio di 94-94.
Ma è proprio nel momento più difficile che emerge la vera anima di questa Trapani Shark. Nell’overtime i granata tirano fuori tutto: energia, fame, cuore. A trascinarli è uno straordinario J.D. Notae, autore di una prestazione superlativa da 27 punti, decisivo sia in attacco che in difesa. Da segnalare le ottime prestazioni di Alibegovic e Horton. Venezia, stanca e spiazzata, non riesce a rispondere, e i padroni di casa volano via fino al +10 finale.
Roberto Rubino